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L’attivazione Mentale
09
Mag
L’Attivazione Mentale o Problem Solving
I cani hanno una mente, ma spesso ce ne dimentichiamo. Li portiamo a passeggio, li facciamo correre con altri cani, li facciamo giocare con la pallina o il tira e molla…ma raramente gli offriamo la possibilità di utilizzare le loro capacità cognitive e ancor più raramente sappiamo come stimolare la loro mente.
E’ invece molto importante stimolare i nostri cani e offrirgli attività intelligenti.
Ogni cane ha bisogno di fare una giusta quantità di attività, fisica e mentale. Se sappiamo fornirgliela lo renderemo un cane sano, equilibrato e sereno. L’attività fisica da sola però non basta, anzi, al contrario l’eccesso di fatica fisica stressa il cane, ottenendo proprio l’effetto opposto.
L’attività mentale ha un effetto stancante, e contemporaneamente anche calmante: è per questo che risulta indispensabile per soddisfare i suoi reali bisogni.
Secondo diversi autori, tra cui segnaliamo il Dr. Joel Dehasse, Medico Veterinario Comportamentalista, l’attività mentale stanza 10 volte più di quella fisica (vedi il libro “Il mio cane è felice?”).
Inoltre l’attività mentale stanca in modo diverso rispetto a quella fisica: l’effetto di un gioco di fiuto o di attivazione mentale è quello di stancare in modo positivo, lasciando il cane più calmo e pronto al riposo. Dopo l’attività fisica invece il cane resta eccitato e non riposa, proprio come accade a noi.
Il termine Inglese “Problem Solving” indica “l’insieme dei processi per analizzare, affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche” (definizione da it.wikipedia.org), e questo è lo scopo dei giochi di Attivazione Mentale, nei quali si propone un problema al cane e si lascia a lui il compito di trovare la strada per risolverlo.
Solitamente viene nascosto del cibo all’interno di particolari oggetti, e per raggiungere il premio il cane deve superare difficoltà che possono variare molto, come spostare un oggetto, aprire, sollevare, premere, far girare, e così via. A seconda del tipo di problema proposto, il cane avrà uno o più metodi per raggiungere l’obiettivo, e dovrà ragionare, riflettere, provare ed ingegnarsi offrendo e sperimentando diversi comportamenti per trovare quello atto alla risoluzione del problema.
Problem Solving per tutti
L’Attivazione Mentale è utilizzabile da tutti, poiché non necessita di alcun tipo di addestramento precedente. Nell’Attivazione Mentale il cane apprende per tentativi che propone spontaneamente, e impara ad emettere con maggiore frequenza quei comportamenti che lo portano al successo, ampliando la sua euristica.
La sola cosa che serve per cominciare, a qualsiasi tipo di cane, è la motivazione, il desiderio di raggiungere quel premio tanto ambito. Per questo il conduttore deve scegliere con attenzione qualcosa di molto gradito al cane, che lo stimoli a impegnarsi per affrontare e risolvere il rompicapo.
Ci sono però alcune regole che devono essere conosciute prima di iniziare.
LE REGOLE DEL GIOCO
Prima di iniziare è necessario naturalmente conoscerne le regole, che nel caso dell’Attivazione Mentale sono poche, semplici e principalmente dettate dal buon senso.
- NON INCITARE. Il cane non deve essere incitato a fare un gioco, il proprietario lo propone senza dire o fare nulla
- GRADUALITA’. E’ importante proporre giochi che il cane possa risolvere, partendo da quelli semplici e progredendo seguendo le risposte del cane
- NON SI PROSEGUE FIN QUANDO UN CASSETTO NON è STATO CHIUSO. Solo quando il cane ha risolto un gioco, si potrà proseguire con uno più difficile.
- NON AIUTARE. Se il cane sembra in difficoltà o chiede aiuto, il proprietario deve ignorarlo. Al massimo potrà aumentare la motivazione spostando il gioco o aggiungendo più cibo.
- 20 MINUTI MAX. Le sessioni non devono durare più di venti minuti.
- SAPER FARE UN PASSO INDIETRO. Se il cane ha non riesce a risolvere un gioco nei 20 minuti , allora proporremo un gioco più semplice.
- TERMINARE CON UN SUCCESSO. Le sessioni devono sempre terminare con un successo.
- NON PREMIARE. Quando il cane riesce a risolvere un gioco, il proprietario non deve premiarlo con lodi o carezze
- LIBERTA’ DI AZIONE. Il cane deve poter fare tutto ciò che desidera e ritiene opportuno per risolvere il problema, senza che il proprietario intervenga o lo interrompa. Per questo è importante proporre giochi sicuri in un ambiente adeguato.
- SUPERVISIONARE SEMPRE. L’attivazione mentale deve essere fatta sempre e solo sotto la supervisione del proprietario, mai lasciare il cane da solo con giochi di problem solving.
I BENEFICI DEL PROBLEM SOLVING
L’Attivazione Mentale apporta numerosi benefici al cane ed alla nostra relazione con lui. L’animale da appartamento troverà un modo di impegnare la mente e di concentrarsi su attività cognitive che lo stancheranno in modo sano, avrà la possibilità di “guadagnarsi il pane” (il premio) mettendo in atto e perfezionando strategie e abilità di cui è dotato per natura.
Il cane avrà attività interessanti e stimolanti a cui dedicarsi e per le quali impiegare energie, anziché sfogarle in comportamenti non desiderati.
Il cane impara ad utilizzare diverse abilità a seconda delle problematiche che si trova a risolvere, e sarà in grado di trasferire le capacità acquisite su nuove problematiche simili alle precedenti. Affrontando problemi di crescente difficoltà e scoprendo che è in grado di risolverle, il cane impara a vivere meglio le situazioni difficili ed quindi a gestire lo stress in modo positivo.
Allo stesso tempo acquisirà maggiore fiducia in se stesso.
Si potrà ottenere che un cane sviluppi meglio le proprie capacità cognitive, impari a relazionarsi propositivamente con oggetti sconosciuti anziché temerli, sviluppi migliori capacità di concentrazione e di tollerare lo stress; potrà riacquistare fiducia nelle proprie capacità, riattivarsi e recuperare autostima e dunque serenità.
Un’attività come il Problem Solving, che mantiene sotto controllo il livello di eccitabilità e che, se fatta correttamente e nel rispetto del cane, produce solamente stress positivo, può essere impiegata anche a livello terapeutico per quei soggetti paurosi, che devono acquisire maggiore sicurezza in se stessi, per soggetti iperattivi, che devono imparare a calmarsi e riflettere o per soggetti apatici che devono essere stimolati.
Tra i numerosi e diversi benefici del Problem Solving segnaliamo:
- Permette al cane di acquisire nuove competenze, di mettere in atto e perfezionare strategie e abilità di cui è dotato per natura
- Stimolare e migliorare le capacità cognitive del cane
- Stancare in modo positivo (è 10 volte più stancante dell’attività fisica, e rilassa il cane, stancandolo in modo sano)
- Abituare il cane ad affrontare i problemi con minore stress e frustrazione Affrontando problemi di crescente difficoltà e scoprendo che è in grado di risolverle, il cane impara a vivere meglio le situazioni difficili ed quindi a gestire lo stress in modo positivo.
- Permette al cane di relazionarsi propositivamente con oggetti sconosciuti invece di temerli
- Sviluppa nel cane modalità di pensiero maggiormente efficaci
- Aumentare la sua fitness, ossia la sua capacità di adattarsi e far fronte a nuove situazioni
- Aumentare la sua autostima, la fiducia in se stesso e la sicurezza nella proprie capacità
- Stimolare i soggetti più apatici o anziani
- Può essere utilizzata per i cani con difficoltà di controllo ed autocontrollo, per i soggetti iperattivi che devono imparare a calmarsi e riflettere
Quando possibile consigliamo ai proprietari di farsi supportare da un bravo Educatore Cinofilo, che a seconda del cane e dell’obiettivo, possa proporre le migliore sequenze e supervisionare le nostre sessioni di Probem Solving.
Esistono educatori esperti e specializzati proprio nel problem solving, Problem Solving Pratictioner, che potranno indirizzarci al meglio in questo percorso.